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Approfondimenti di Psicologia

IL DOPPIO VINCOLO

Il DOPPIO VINCOLO

Gli ingredienti necessari per una situazione di doppio vincolo, secondo noi sono:

  1. Due o più persone. Una di queste persone sarà indicata, per chiarezza e semplicità di definizione, come la “vittima”.
  2. Ripetizione dell’esperienza. Si suppone che il doppio vincolo sia un tema ricorrente nell’esperienza della vittima, diventa abituale.
  3. Un’ingiunzione primaria negativa. Questa può assumere una delle due forme seguenti: a) “non fare così e così, altrimenti…”, oppure b) “Se non farai così e così, ti punirò”. Si è scelto un contesto di apprendimento basato sull’evitare la punizione piuttosto che un contesto basato su un premio;
  4. Un’ingiunzione secondaria in conflitto con la prima a un livello più astratto e, come la prima, sostenuta da punizioni o da segnali che minacciano la sopravvivenza.
  5. Un’ingiunzione negativa terziaria che impedisce alla vittima di sfuggire al conflitto.

Un esempio di doppio vincolo

Nel buddismo Zen si persegue lo scopo di raggiungere l’illuminazione, che il maestro Zen  tenta in vari modi di indurre nel suo discepolo. Ad esempio, il maestro alza un bastone sulla testa del discepolo, e gli dice con tono minaccioso: “se tu dici che questo bastone è reale, ti colpisco. Se tu dici che questo bastone non è reale, ti colpisco. Se non dici nulla ti colpisco”. Quindi l’individuo si trova in una situazione di questo genere dove:

  1. l’individuo è coinvolto in un rapporto intenso, cioè un rapporto in cui egli sente che è d’importanza vitale saper distinguere con precisione il genere del messaggio che gli viene comunicato, in modo da poter rispondere in maniera appropriata;
  2. E, inoltre, l’individuo si trova prigioniero di una situazione in cui l’altra persona che partecipa al rapporto emette allo stesso tempo messaggi di due ordini, uno dei quali nega l’altro;
  3. E, infine, l’individuo è incapace di analizzare i messaggi che vengono emessi, allo scopo di migliorare la sua capacità di discriminare a quale ordine di messaggio debba rispondere; cioè egli non è in grado di produrre un enunciato metacomunicativo.

Tratto da ” VERSO UN’ECOLOGIA DELLA MENTE” di Gregory Bateson