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Gli schemi di “sé” di Hazel Markus

La riflessione sul sé fa parte della natura umana. Le persone non interagiscono semplicemente con il mondo. Riflettono sulle loro stesse interazioni e, nel far ciò, sviluppano delle convinzioni relative al sé. Le convinzioni relative al sé sono fondamentali nel funzionamento della personalità. Un’ampia gamma di fenomeni (emozioni, motivazioni, il flusso dei pensieri che compongono la nostra vita mentale) è influenzata dalle idee che abbiamo su noi stessi. Gli eventi stimolano reazioni emotive e diventano fonte di motivazione quando sono considerati rilevanti rispetto al nostro senso del sé. Gli schemi di sé sono strutture conoscitive che noi utilizziamo per mettere ordine in quella che altrimenti risulterebbe essere una massa caotica di stimoli, quindi gli schemi sono strutture conoscitive che guidano e organizzano l’elaborazione delle informazioni. Gli schemi di sé si costruiscono attraverso le interazioni con il mondo sociale, gli individui sviluppano una conoscenza generalizzata delle strutture che riguardano loro stessi. Questi elementi di conoscenza di sé guidano e organizzano l’elaborazione delle informazioni quando gli individui incontrano nuove situazioni. Ogni persona ha diversi schemi di sé che utilizza per interpretare le situazioni e questi schemi vengono conservati. Sembra esista una tendenza sistematica a prestare attenzione, a ricordare e a valutare le informazioni come veritiere se sono coerenti con lo schema che abbiamo di noi stessi. Gli schemi, dunque, guidano l’elaborazione delle informazioni e, nel fare ciò, generano la tendenza sistematica alla conferma di sé, quindi gli schemi favoriscono le esperienze che a loro volta confermano gli schemi.

Le motivazioni basate sul sé

Gli schemi di sé non forniscono solo informazioni da utilizzare nell’attività cognitiva, ma motivano le persone a elaborare le informazioni in modi particolari. I processi motivazionali quindi sono basati sul sé. Due motivazioni relative al sé sono state messe in risalto nella ricerca sulle cognizioni sociali e sulla personalità:

  • la valorizzzione del sé (self – enhancement);
  • la conferma del sé (self – verification);

E’ chiaro, anche solo a livello intuitivo, che le persone tendono sistematicamente a considerare se stesse sotto una luce positiva, che tende a sovrastimare l’immagine positiva di sé. Questi BIAS possono essere spiegati ipotizzando delle motivazioni per la valorizzazione di sé. Le persone però cercano la conferma anche quando hanno schemi negativi, cioé, una persona con uno schema negativo di sé cercherà informazioni e un feedback sociale che confermino gli schemi negativi di sé, trasformandosi in un certo senso nel proprio peggior nemico. Le persone prediligono le relazioni con persone che le considerano esattamente come loro considerano se stesse. In certe situazioni può accadere che determinati eventi della vita anche positivi possono essere negativi per la salute di una persona se entrano in conflitto con la concezione di sé poiché disturbano la propria identità, provocando anche malattie fisiche.

Tratto da “La scienza della personalità” di Cervone e Pervin