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Approfondimenti di Psicologia

Carl Rogers: gli stati di incongruenza ed i processi difensivi

Le persone sperimentano a volte un’incongruenza tra il sé e l’esperienza, che suggerisce una fondamentale mancanza di coerenza del sé. Rogers ipotizza che l’angoscia sia il risultato di questa discrepanza. Per esempio, una persona che si ritiene incapace di odiare e improvvisamente sperimenta sentimenti di odio proverà ansia quando si renderà conto di tale incongruenza. Quando questo accade la persona  sarà motivata a difendere il sé e a intraprendere processi difensivi. A questo proposito, il lavoro di Rogers è simile a quello di Freud, secondo Rogers, tuttavia i processi difensivi non sono mobilitati dall’emergere delle pulsioni primitive dell’ES, ma salvaguardiano la perdita di un senso del sé coerente ed integrato. Secondo Rogers, quindi, quando percepiamo come minacciosa un’esperienza perché è in conflitto con il nostro concetto di sé, talvolta non permettiamo che tale esperienza arrivi a livello conscio. Attraverso un processo denominato subcezione, possiamo essere consapevoli di un’esperienza discrepante  con il concetto di sé prima che questa raggiunga la coscienza. La risposta alla minaccia costituita dal riconoscimento di esperienza in conflitto con il sé è rappresentata dalla difesa. Così, reagiamo con la difesa e cerchiamo di negare la consapevolezza di esperienze percepite confusamente come incongruenti rispetto alla struttura del sé.

La distorsione del significato dell’esperienza e la negazione dell’esistenza dell’esperienza sono due processi difensivi. La negazione serve a difendere la struttura del sé dalla minaccia negandone l’espressione cosciente. La distorsione, un fenomeno più comune, rende possibile la consapevolezza dell’esperienza in una forma che la rende coerente con il sé.

Il bisogno di considerazione positiva

Gli individui tendono generalmente ad agire in accordo con il concetto che hanno di sé stessi e che le esperienze incoerenti con tale concetto vengono spesso ignorate o negate. Il motivo secondo Rogers è da ricercare nel fatto che tutte le persone hanno un bisogno psicologico di base: il bisogno di considerazione positiva. Questo bisogno esercita un effetto importante sul funzionamento della personalità, in effetti è forte a tal punto da riuscire a distogliere l’attenzione dalle esperienze che contano per la persona. L’ espressione della considerazione positiva da parte di un altro soggetto socialmente significativo può diventare tanto irresistibile, da indurre il soggetto a sintonizzarsi più con la “considerazione positiva altrui che con le esperienze che potrebbero invece essere valide e positive per la realizzazione di se stesso. E’ possibile dunque che le persone perdano il contatto con i propri sentimenti autentici e i propri valori nello sforzo di perseguire la considerazione positiva da parte degli altri. In questo modo, una persona può sviluppare quei sentimenti di separazione dal proprio sé autentico. Ricercando la considerazione positiva da parte degli altri, le persone trascurano o talvolta distorcono le esperienze dei propri sentimenti e desideri interiori.

Il bisogno di considerazione positiva è particolarmente importante per lo sviluppo infantile. Il bambino ha bisogno dell’amore, dell’affetto e della protezione dei genitori. I genitori forniscono al bambino informazioni su ciò che è buono, vale a dire ciò che verrà considerato positivamente. Una questione fondamentale riguarda il fatto che la considerazione positiva dei genitori sia incondizionata, ossia che mostrino di rispettare e apprezzare il bambino senza condizioni.

Tratto da “La scienza della personalità” di Cervone e Pervin