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GEORGE A. KELLY: LA TEORIA DEI COSTRUTTI PERSONALI

La variabile strutturale di base nella teoria della personalità di Kelly è il costrutto personale. Un costrutto è un elemento della conoscenza. E’ un concetto che l’individuo usa per interpretare, o costruire, il mondo. Le persone usano i costrutti per categorizzare gli eventi. Non è un atto che si compie necessariamente in maniera consapevole; le persone non dicono tra sé “Penso che adesso userò un costrutto”. E’ una cosa che accade automaticamente. Quando sperimentiamo un evento cerchiamo di attribuirgli un senso, e per fare questo dobbiamo usare gli elementi di conoscenza che disponiamo. Nel linguaggio di Kelly, utilizziamo un costrutto personale. L’ idea fondamentale della teoria di Kelly è che le persone anticipano gli eventi usando gli schemi e le regolarità. Le persone notano che alcuni eventi condividono determinate caratteristiche che li distinguono da altri. Individuano analogie e differenze. Senza i costrutti, la vita sarebbe caotica, non saremmo in grado di organizzare il nostro mondo, di descrivere e classificare gli eventi, gli oggetti e le persone. Secondo Kelly, sono necessari almeno tre elementi per formare un costrutto, due di essi devono essere percepiti come elementi simili tra loro, e il terzo elemento deve essere percepito come elemento diverso dai primi due. Il modo in cui i due elementi sono costruiti come simili forma il polo di somiglianza del costrutto, mentre il modo in cui essi sono contrapposti al terzo elemento ne forma il polo di contrasto. Per esempio, osservare due persone che stanno aiutando qualcuno e una terza che fa del male a qualcun altro può portare alla formazione del costrutto gentile-crudele, dove gentile è il polo di somiglianza e crudele il polo di contrasto. Per Kelly è importante riconoscere che un costrutto è prodotto da un confronto somiglianza-contrasto. Questo suggerisce che non si comprende la natura di un costrutto quando si usa solo il polo di somiglianza o solo il polo di contrasto. Un costrutto non è unidimensionale, poiché i poli di somiglianza e di contrasto sono modulati da molti punti. Attraverso l’uso di altri costrutti, quali i costrutti di quantità e qualità, vengono definiti i particolari e le sfumature nella costruzione di eventi. Per esempio il costrutto bianco-nero, in combinazione con un costrutto di quantità, porta alla scala di valore quadripartita di nero, quasi nero, quasi bianco, bianco. Secondo Kelly le persone rivelano aspetti della propria personalità nei costrutti che utilizzano per descrivere gli altri: “Non si può chiamare bastardo un’altra persona senza fare della condizione di bastardo anche una dimensione della propria vita” (Kelly, 1995).

Tratto da “La scienza della Personalità” di Cervone e Pervin